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23 mai 2013 4 23 /05 /mai /2013 18:49

semilavorati eternit abbandonati                                                                                                                                                                                     Alla Libreria il Labirinto, via Benvenuto Sangiorgio a Casale Monferrato è stato presentato il libro: AMIANTO, UNA STORIA OPERAIA. Hanno partecipato: Alberto Prunetti l’autore, Bruno Pesce  per l’ Afeva, Luca  per Voci della Memoria, Rappresentanti del Csoa Gabrio per la campagna: "Gabrio per tutti, amianto per nessuno". Rappresentanti di Alessandria in Movimento, per parlare della vicenda "Teatro all'amianto" di Alessandria

Riuscire a portare a Casale Monferrato Alberto Prunetti, autore del libro "Amianto, una storia operaia", vuol dire portare in questa città il simbolo della lotta all'amianto e con lui tanti pezzi di questa storia che passa da Follonica, Torino, Alessandria, Taranto e, logicamente, Casale. E’ stato possibile grazie alla libreria il Labirinto e lo facciamo insieme all'Afeva, sempre pronta e ricettiva alla sperimentazione, alla cultura e ad ogni forma di lotta per sensibilizzare più persone possibili sul tema amianto, lo facciamo insieme ai ragazzi del Gabrio che da mesi lottano perché uno spazio di tutti resti tale senza l'incubo amianto sulle loro teste, lo facciamo con quell'Alessandria che non vuole dimenticare la vergogna del Teatro Comunale ancora chiuso ad anni di distanza da quello scandalo. Parlare del libro non è facile, per farvi capire la cifra umana ed etica di Alberto vi basti sapere che il 20 si recherà in tribunale per la penultima udienza del processo d'appello Eternit, per poi giungere a Casale su un pullman dell'Afeva al fianco dei famigliari delle vittime di Casale Monferrato per condividere con loro una "ordinaria giornata di lotta", se invece volete leggere "qualche" recensione andate qua:

http://www.agenziax.it/recensione-amianto/

“Ieri sera piangevo, bestemmiavo tra me e me che sembravo un matto, e dopo che mi ha risposto il Prunetti c’avevo un cazzo di groppo in gola… Piangevo di rabbia, però anche d’orgoglio, orgoglio per i Renato che eravamo appena una generazione fa. Questo qui è un libro grande come una casa, ma è la casa che manca, la casa che non abbiamo. È un libro di noialtri “sfollati”, l’ho già scritto che siamo un popolo da campo profughi, perché quel mondo che ci ha cagati, col suo tanto male e il suo po’ di bene, quel mondo là non esiste più. Solo che non c’è nemmeno il campo profughi, purtroppo ognuno è profugo per conto suo, e quando scrive gli fanno pure male le braccia. Che cazzo di libro che hai scritto, compagno. C’ho ancora la gola strozzata, e partono altre bestemmie. No, sul serio: leggetelo. Poi ne parliamo."

 

 

 

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Published by giuseppebenanti.over-blog.com - dans ambiente